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1° premio

Complesso residenziale e sala multiuso nel nucleo di Magliaso.

È un progetto di concorso a una fase, bandito dalla fondazione Crescionini di Magliaso, consegnato a ottobre del 2010.

Gli autori del progetto sono Johnny Conte e Lorenzo Martini, architetti ethz. Capo progetto è stato Johnny Conte.

Il plastico è stato eseguito da Julia Cartaxo, architetto aam, le fotografie sono di Claudio Bader, fotografo e le immagini virtuali di Matteo Inches, architetto aam.

descrizione

Il progetto proposto prevede tre edifici distinti che formano uno spazio esterno chiuso verso la strada e aperto a monte.

L'edificio più piccolo si addossa al nucleo e lo completa. L'edificio verso la strada, con la sala multiuso, è concepito più basso del consentito, sporge rispetto all'allineamento delle case esistenti e si mette in relazione spaziovisiva con il Municipio.

L'edificio più grande pone un limite più forte a tutto il nucleo e accompagna il percorso verso il sagrato della chiesa.

I nuovi edifici si inseriscono con attenzione nella morfologia del terreno. Dal sagrato della chiesa il terreno scende a gradoni fino a raggiungere il piano della strada. I tetti accompagnano questa discesa fino al limite della strada principale.

Così facendo dall'altro lato della strada si può così ancora ammirare la chiesa e la sua collina e dal ciglio stradale, grazie alle trasparenza della sala vetrata, si può scorgere la corte e il giardino interno.

La traccia a terra degli edifici e dei loro tetti ha forme assai libere che si ispirano a quelle degli edifici esistenti del nucleo storico, spesso irregolari. Presente è il tema della veranda aperta.

Il progetto reinterpreta questo linguaggio con un insieme coerente di edifici che si armonizza con l'esistente senza peccare di imitazione ma al contrario guarda al futuro tenendo conto delle attuali esigenze dell'abitare, costruttive ed energetiche.

Lo spazio centrale risultante suggerito dal Piano regolatore particolareggiato è più grande di una corte da nucleo. Il progetto proposto ha volutamente cercato di restringerlo dividendolo in due zone: per la parte piana nei pressi della sala multiuso una pavimentazione di calcestra, per la parte a monte si vuole mantenere lo spirito di un piccolo parco verde in salita simile ai ronchi sovrastanti, con un sentiero che eventualmente si congiunge con il percorso a scale previsto dal PRP e che raggiunge il livello del sagrato.

L'arco d'entrata della vecchia corte sulla strada dall'altro lato del lotto viene mantenuto con un gesto romantico. Rafforzato e ispessito assume un valore statico e conserva la sua funzione di passaggio prevalentemente pedonale; di fianco entrano i veicoli nella rampa.

Gli appartamenti sono stati pensati come spazi flessibili e aperti. Un nucleo di servizi centrali suddivide questi spazi, consentendo tuttavia di percepirli nella loro profondità. Una particolarità rappresentano gli appartamenti sul fronte stradale che sono introversi, cioè hanno una corte-terrazza interna a cielo aperto.

collegamenti

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© 2020 Johnny Conte architetto

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